Quando guidi #GUIDAeBASTA
Nel giorno del ricordo delle vittime della strada ti parlo della campagna dell’ANAS “Quando guidi #GUIDAeBASTA” attiva da alcuni anni per ridurre gli incidenti stradali e di conseguenza le vittime da essi causate.
Nell’articolo puoi trovare dei link di affiliazione per il quale il sito riceve piccole commissioni. Contribuisci a mantenere aggiornato il sito. A te non costa nulla… solo un click!
AGGIORNATO AL 21/11/2023
Quando ho pensato di inserire l’immagine in questo articolo, ho escluso di mettere il banner della campagna #GUIDAeBASTA promossa dall’ANAS contro gli incidenti stradali.
Ho cercato una foto che rendesse l’idea di cosa vuol dire “incidente stradale”.
Stai per caso pensando che a te non capiterà mai?
Probabile!
Peccato che sulla strada non ci sei solo tu e questo è il mio pensiero costante ogni volta che salgo su un’auto ormai.
Viaggio in auto da quando ero piccola e per me è naturale salire in macchina per farmi ore e ore di viaggio.
Oggi però quando guido in autostrada la paura più grande sono gli altri.
Cerco di rispettare i segnali autostradali e soprattutto i limiti di velocità, ma cosa dire di quelli che arrivano sparati a 160 km/h o forse più e cominciano ad usare gli abbaglianti come lucine intermittenti di un albero di Natale?
Di sicuro tra chi sta leggendo questo articolo c’è anche chi fa questo in autostrada e quindi mi rivolgo principalmente a te.
Hai mai pensato che chi sta davanti a te possa impaurirsi? Possa perdere il controllo? Non sia così esperto di guida?
Hai mai pensato che per un qualsivoglia motivo l’auto davanti a te potrebbe frenare di botto e potresti far perdere la vita a chi hai davanti o perderla tu stesso?
Di sicuro non è il tuo primo pensiero, perché tu sei quello che sa guidare, che gli altri sono dei rimbambiti perché più prudenti di te, che “guarda a questo perché non si sposta e mi fa passare!”.
Già tu sei questo.
Sei questo anche quando per le vie di una città ti permetti di fare manovre azzardate, quando non rispetti la segnaletica, quando svolti senza mettere la freccia, quando al semaforo non dai tempo a chi sta davanti a te di ripartire, quando vai a qualsiasi velocità tanto… cosa può succedere?
Sei questo quando alla guida ti permetti il lusso di fare foto, di rispondere al cellulare e guidare con una mano, di scrivere un messaggio su WhatsApp e potrei andare avanti ancora.
Sei quello che non si può fermare in un’area di sosta o in un autogrill per fare una chiamata o rispondere a un messaggio, che è così urgente da non poter attendere.
A te che fai così dico: fammi un piacere, #GUIDAeBASTA!
La campagna ANAS contro gli incidenti stradali
L’attimo di distrazione è quello che continua a spezzare vite e a distruggere famiglie.
Basta davvero poco!
Se ancora non avessi capito il concetto, ti lascio con alcuni dati che spero ti facciano ragionare la prossima volta che ti metterai alla guida e rispetterai te, ma soprattutto gli altri che di certo non hanno deciso di incontrare uno come te che potrebbe strapparlo alla vita.
- Se scrivi su WhatsApp, ti distrai 10 secondi e percorri 300 metri senza guardare la strada.
- Se controlli un messaggio su WhatsApp alla velocità di 50 km/h percorri 2 campi di pallacanestro senza guardare
- Se, invece, ti fai un selfie ti distrai per 14 secondi e ne percorri 400 senza guardare.
- Se ti distrai guidando a 100 km/h per 20 secondi attraversi 5 campi da calcio… al buio!
- Se cerchi un numero in rubrica ti distrai per 8 secondi e percorri 111 metri (50 km/h) senza guardare.
- Se guidi e ti distrai con uno smartphone, i tuoi tempi di reazione si riducono della metà che equivale a quell’attimo di distrazione in cui tutto può succedere.
- Frenare parlando con il cellulare in mano vuol dire 39 metri in più di spazio per frenare e 8 se usi l’auricolare.
- Se usi il cellulare alla guida, il rischio di incidenti (per te e per gli altri!) è 4 volte superiore.
- Se usi un dispositivo elettronico è come se stessi guidando ubriaco… e tu non guidi quando bevi, vero?
- Mangiare, fumare, bere, usare la radio, cambiare cd… ti distraggono!
I numeri degli incidenti stradali in Italia
Le vittime della strada sono sempre tante, troppe.
Innanzitutto è bene ribadire che tra le principali cause degli incidenti stradali ci sono:
- la distrazione alla guida (es. per usare lo smartphone)
- l’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti
- il mancato rispetto della precedenza
- la velocità elevata.
Non solo l’uso dello smartphone o la forte velocità causano incidenti.
Guidare in modo indeciso non permette agli altri di capire cosa vuoi fare e di agire di conseguenza.
La cosa piuttosto sconvolgente, emersa da una ricerca commissionata da ANAS nel 2022, è che su un campione di 3000 persone e circa 5000 osservazioni dirette su strada gli automobilisti pensano che il problema sono gli altri guidatori.
I pericoli che causano incidenti sono quasi sempre attribuiti agli altri e mai a sé stessi.
Eppure è stato rilevato che:
- più della metà degli automobilisti osservati non usa le frecce per segnalare il sorpasso e il successivo rientro in corsia;
- il 35,4% non segnala l’ingresso in strada da rampa di accesso;
- il 19,5% non segnala l’uscita;
- non si utilizzano dispositivi di ritenuta per bambini per il 41,7% se si tratta del sedile anteriore e per il 48,4% se è il sedile posteriore;
- quasi il 12% dei guidatori non usa la cintura, mentre chi siede nel sedile posteriore non lo fa nel 75% dei casi.
Nel 2022 gli incidenti stradali (in totale 165.889) sono aumentati del 9,2% rispetto al 2021. Lo stesso vale per i feriti che ammontano a 223.475 e per le vittime che sono state 3.159.
La nota positiva è che questi numeri sono al di sotto dei valori del 2019.
Tuttavia stiamo parlando sempre di persone che hanno perso la vita e famiglie distrutte dal dolore.
Ti piace l’articolo?
Allora entra subito nell’NV Club e rimani aggiornato sulle novità e sulle offerte di viaggio attive!