Cosa vedere a San Francisco in 2 giorni? #1
Ecco le cose da non perdere a San Francisco
Laura ci ha raccontato il suo viaggio e ci ha rivelato cosa vedere a San Francisco in 2 giorni.
Prepara la valigia… si parte.
1° GIORNO
Arriviamo a Chinatown con la sua famosa Porta del dragone e facciamo un bel giretto in questo quartiere che ancora sembra dormire. Abbiamo continuato la nostra passeggiata fino a raggiungere Columbus Avenue, dove si trova la famosa City Lights Booksellers&Publisher, luogo culto della Beat Generation. Proprio vicino alla libreria c’è anche il Jack Kerouac Alley, il vicolo intitolato ad uno dei più famosi scrittori beat, e il Cafè Vesuvio con i suoi colorati murales. Non può mancare la foto di rito a quelli che sono stati i simboli di questo movimento, che ha rappresentato la ribellione giovanile degli anni cinquanta negli Stati Uniti.
Si prosegue fino a Washington Square per ammirare la bellissima Saint Peter and Paul Catholic Church, simbolo del quartiere italiano di North Beach e resa famosa perché Marylin Monroe si recò qui a fare le foto dopo aver celebrato le nozze con Joe DiMaggio.
Il mio itinerario prosegue verso Telegraph Hill Boulevard per vedere la Coit Tower, il monumento eretto in onore dei vigili del fuoco, passando davanti a Mama’s, una tappa obbligatoria se si vuole assaggiare l’American breakfast (colazione americana) di San Francisco. Attenzione però alle file lunghissime.
Siamo saliti sulla Coit Tower e proprio qui è avvenuto il nostro primo incontro da lontano con il Golden Gate Bridge. Che emozione! Mi viene la pelle d’oca a ripensare al panorama che si vede da lassù.
Dopo un po’ di riposo e qualche foto, ripartiamo con la nostra camminata tra i saliscendi di San Francisco fino a raggiungere la strada più tortuosa al mondo: Lombard Street. La strada deve la sua fama al Russian Hill, un tratto composto da ripidi tornanti. Bellissimi fiori fanno da cornice alla strada e graziose casette la costeggiano. La percorriamo tutta fino in cima, non senza un po’ di fiatone, e da lì ci godiamo un’altra bellissima vista sulla città.
Tra un selfie e un “ci potete fare una foto, che poi ne faccio io una a voi”, riprendiamo i nostri passi e arriviamo alla meta successiva: Blazing Saddles, dove si affittano le biciclette. La fila è anche qui, ma le ragazze velocissime e simpaticissime in quattro e quattr’otto sbrigano tutte le pratiche. Così paghiamo i nostri 82 $ e ci consegnano le nostre bici con i caschetti. Ce li infiliamo in testa e via a tutta birra verso il Golgen Gate Bridge. Imperdibile la biciclettata sul ponte, che da San Francisco ci porta a Sausalito.
I nostri stomaci brontolanti ci ricordano che è ora di fermarsi a mangiare qualcosa. Scendiamo dalla bici e ci mettiamo alla ricerca di un posticino che ci ispira.
“Quello mi sembra carino, dai! E fanno anche la Clam Chowder! Mmmmm non vedo l’ora di assaggiarla.” – “ Sì, ok ma le bici dove le leghiamo?”.
In effetti in giro non se ne vede una parcheggiata. Abbiamo vagato un po’ con i mega lucchetti in ferro che ci hanno dato in dotazione. Alla fine, qualche decina di metri più in là, troviamo un bike parking (parcheggio per le bici) a 3 $. Questa cosa non l’avevo letta da nessuna parte quando organizzavo il mio viaggio. Non avendo scelta, parcheggiamo lì le bici e ce ne andiamo a mangiare la nostra bella zuppa di granchio fumante. Ci voleva proprio!
Riposati e rifocillati, ci facciamo un bel giretto per Sausalito e una volta arrivati in fondo alla via con tutti i localini turistici leggiamo: “bike parking free” (parcheggio bici gratuito). A saperlo prima!
Vista la bella giornata di sole e visto che eravamo in anticipo sulla tabella di marcia, ho proposto di tornare a San Francisco con le bici, anziché prendere il traghetto. Il mio compagno mi aveva avvertita: “guarda che al ritorno è tutta in salita”. Io ho scelto lo stesso di proseguire in bici, orgogliosa delle ore trascorse in palestra durante l’inverno. Dopo la prima salita mi sono dovuta ricredere e soprattutto scendere per portare la bici a mano. Una volta arrivati al ponte, però, siamo ripartiti a tutto gas.
Abbiamo proseguito fino al Fisherman’s Wharf, uno dei quartieri più famosi di San Francisco. Qui puoi trovare tantissime cose da fare, come visitare il museo delle cere o mangiare vongole e granchi a uno dei tanti chioschi; da qui si prende il traghetto per raggiungere la famosa isola di Alcatraz.
La pista ciclabile era finita e volevamo addentrarci a piedi nella zona, così siamo tornati indietro a riconsegnare le nostre due ruote e siamo arrivati al Pier 39 a vedere la colonia dei leoni marini. Beati loro che se ne stanno lì tutto il giorno a crogiolarsi al sole di San Francisco.
Un ultimo giro per i negozietti di souvenir e l’orologio ci ricorda che è ora di cena, quindi ultima tappa della nostra giornata: Lori’s Diner, meta imperdibile per chi adora i panini americani. Ho ordinato un mega succoso Bacon Burger, degno proprio della sua fama.
Conclusione perfetta di una magnifica giornata come questa è una super mega coppa gelato del Ghirardelli, vicino a Lori’s Diner. È una gelateria enorme, una delle cose da fare assolutamente a San Francisco. Le file sono immense e la coppa di gelato è talmente grande che potrebbe sostituire un pasto.
Ti è piaciuto l’itinerario del primo giorno a San Francisco?
Ci rivediamo fra 7 giorni con la prosecuzione del racconto e per scoprire cosa ha da offrire questa città degli Stati Uniti.
Se hai delle domande da fare a Laura o curiosità che vuoi chiederle, lascia pure un commento qui sotto.