Tutte le novità sulla tassa di soggiorno in Italia
I nuovi Comuni in Italia che hanno approvato la tassa di soggiorno
La tassa di soggiorno in Italia è stata accolta fin dall’inizio da pareri contrastanti sia da parte degli operatori del settore sia dai turisti. Eppure la tassa di soggiorno esisteva già in Italia ed è rimasta in vigore ben 99 anni. Con i tagli dei fondi ai Comuni, generati dal federalismo fiscale, il Governo ha pensato bene di reintrodurla offrendo così la possibilità agli enti comunali di incassare denaro. Questo denaro, in genere, andrà poi investito nel settore turistico allo scopo di finanziare attività e progetti. Scrivo ‘in genere’ perché, purtroppo, nei Comuni le varie fazioni si scontrano proprio perché i soldi non si sa che fine facciano.
Tuttavia, giusta o no, la tassa di soggiorno è una realtà. Le principali destinazioni turistiche l’hanno già adottata e molte altre stanno seguendo questa strada. Quali sono le destinazioni che nel 2015 hanno introdotto la tassa di soggiorno? Scopriamole assieme.
Trentino
La Provincia autonoma di Trento, ovvero il Trentino, ha approvato l’introduzione della tassa di soggiorno. Sono esclusi dal pagamento della tassa i turisti che alloggeranno in sistemazioni privati per uso turistico.
Il testo che ha approvato la tassa prevede un emendamento, il quale dà la possibilità al regolamento di attuazione di stabilire un numero massimo di notti consecutive di soggiorno (non inferiore a 10) per le quali è dovuta l’imposta.
Gardone riviera
Questo Comune in provincia di Brescia aveva già introdotto la tassa di soggiorno, ma per il 2015 ha esteso il periodo da gennaio fino a dicembre eccetto il mese di aprile. La giunta, non solo ha esteso il periodo, ma ha anche modificato le tariffe:
- 3,30 € per gli alberghi a 5 stelle;
- 1,80 € per gli alberghi a 4 stelle;
- 0,80 € per gli alberghi a 3 stelle;
- 0,25 € per tutte le altre strutture.
I prezzi si intendono a persona e a notte. Chi soggiorna, invece, nella frazione di San Michele non dovrà pagare alcuna tassa. Oltre a questi ci sono tanti altri soggetti esenti dal pagamento: dai residenti ai minori fino a 15 anni; dai vigili del fuoco ai dipendenti dell’albergo.
Valcamonica
La valle della provincia di Brescia ha scelto di introdurre una tassa di soggiorno di 1,50 €. Il consorzio che mette in collegamento i Comuni della Valcamonica ha deciso di affidare la gestione della tassa ad un operatore turistico privato attraverso un concorso già indetto.
Lecco
Il 2015 vede il pagamento della tassa di soggiorno da parte dei turisti anche nel Comune di Lecco. La tassa è dovuta per persona per notte, ma fino a 5 notti consecutive. A seconda della tipologia di alloggio scelto avrete una differente tariffa. Si va dai 0,50 € dei campeggi ai 3,00 € degli hotel a 4 stelle o superiori.
Misano
Per chi sceglierà di trascorrere le vacanze in Romagna, poche ancora le località rimaste senza l’applicazione della tassa di soggiorno. Alla lista si unisce Misano che dal 1° aprile al 30 settembre chiederà a tutti coloro che soggiorneranno nel Comune il pagamento della stessa. Le strutture interessate sono: alberghi, residenze turistico-alberghiere, case e appartamenti vacanze, case per ferie, ostelli, affittacamere, bed & breakfast, appartamenti ammobiliati e campeggi.
Saranno sollevate le famiglie con figli di sapere che se i loro pargoli sono minori di 13 anni, pagheranno solo gli adulti (farà fede l’età alla data di arrivo nel Comune). Esentati anche gli autisti e gli accompagnatori turistici di un gruppo, chi assiste un ricoverato nelle strutture sanitarie della Provincia di Rimini, le forze armate per esigenze di servizio, i disabili e i loro accompagnatori, studenti tirocinanti o stagisti.
Piazza Armerina
Dopo un lungo dibattito la giunta comunale ha approvato la tassa di soggiorno anche a Piazza Armerina, in provincia di Enna. Forse un po’ caro il balzello richiesto ai turisti. Parliamo di:
- 1,00 € per campeggi e aree attrezzate per la sosta;
- 2,00 € per agriturismi, bed & breakfast, case e appartamenti per vacanze, affittacamere, case per ferie, hotel fino a 3 stelle;
- 3,00 € per hotel a 4 e 5 stelle.