Ryanair sconvolge i cieli d’Europa
La lista dei voli cancellati da Ryanair fino ad aprile 2018
Ormai lo sanno anche i muri. Ryanair sta procedendo ad una cancellazione massiva dei voli previsti per l’inverno 2017/2018, provocando non pochi problemi ai passeggeri che avevano già acquistato il loro biglietto.
Se si pensa che Ryanair rappresenta il 1° vettore low cost in Europa, movimentando milioni di passeggeri ogni mese, puoi capire quale caos ha generato il vettore irlandese. Questo perché in Europa vige un regolamento che tutela i passeggeri da cancellazioni e obbliga i vettori ad attenersi alle tutele da esso previste. Ryanair, infatti, è stata già convocata dall’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile), ovvero l’ente che vigila e controlla il trasporto aereo in Italia.
L’ultimo aggiornamento da Ryanair annuncia la cancellazione di 25 rotte a partire da novembre e altre 10 da aprile 2018. Questo si tradurrà in 400.000 passeggeri che saranno costretti a rimanere a terra. Ryanair, però, afferma che sono stati tutti preventivamente avvisati tramite email, così da poter permettere loro di cambiare la prenotazione oppure richiedere il rimborso totale alla compagnia.
La decisione di comunicare in anticipo i voli cancellati è stata dettata dall’interesse ad evitare l’obbligo di risarcimento previsto dal regolamento europeo, quando la comunicazione della cancellazione avviene nei 15 giorni precedenti la data di partenza.
Quindi ai passeggeri che avevano un volo prenotato fino al 2 ottobre compreso, Ryanair invierà un voucher del valore di 40,00 £ per voli di sola andata e di 80,00 £ per voli di andata e ritorno da utilizzare nel mese di ottobre per volare entro marzo 2018. Suona un po’ come uno “specchietto per le allodole”, se si considera che i voli cancellati sono previsti proprio fino a marzo 2018.
Se vuoi essere certo che il tuo volo sia tra quelli che hanno diritto a questo risarcimento, Ryanair ha pubblicato la lista completa.
Durante l’inverno saranno, invece, sospese temporaneamente 34 rotte, di queste 11 interessano gli aeroporti italiani:
- Palermo – Bucarest;
- Pisa – Sofia;
- Trapani – Baden Baden;
- Trapani – Cracovia;
- Trapani – Francoforte;
- Trapani – Genoa;
- Trapani – Parma;
- Trapani – Roma Fiumicino;
- Trapani – Trieste;
- Venezia – Amburgo;
- Venezia – Sofia.
A soffrire è in particolare l’aeroporto di Trapani – Birgi, che vedrà ridotto drasticamente l’operativo voli. Sulla decisione potrebbe aver influito la chiusura dell’aeroporto siciliano per lavori di manutenzione dal 6 novembre al 10 dicembre inclusi.
Come richiedere il rimborso per i voli cancellati Ryanair?
La situazione generata dalle decisioni prese da Ryanair è abbastanza critica, tanto che l’ENAC ha definito alcuni punti a cui il vettore low cost si deve attenere per le procedure di rimborso e compensazione:
- se richiedi il rimborso del biglietto, Ryanair è tenuta a restituirti la somma pagata per intero senza altri costi aggiuntivi;
- se solo una delle due tratte del tuo volo di andata e ritorno è stata cancellata, puoi richiedere la modifica di entrambe le tratte senza ulteriori costi;
- se ti viene proposto un volo sostitutivo (volo di riprotezione), la compagnia non deve chiederti nessuna differenza di prezzo;
- per richiedere il rimborso, nel caso sia dovuto, devi utilizzare il modulo Ryanair;
- devi ricevere il rimborso entro 7 giorni dalla richiesta, ma se si sceglie il bonifico bancario i tempi di esecuzione da parte della banca non possono essere superiori a 7 giorni lavorativi.
Perché Ryanair sta cancellando i voli?
Ryanair è conosciuta nel settore turistico come il vettore delle comunicazioni poco chiare. Infatti le prime cancellazioni sono avvenute in sordina (o quasi), ma erano troppe per passare proprio inosservate.
Dopo giorni di continue cancellazioni finalmente il 15 settembre Ryanair ha deciso di darne comunicazione in modo ufficiale: nelle 6 settimane successive sarebbero stati cancellati dai 40 ai 50 voli al giorno. Tutto qua? Sì, tutto qua. Nessuna menzione di voli, nessuna menzione sulle procedure che avrebbe messo in atto.
I voli cancellati sono poi risultati essere molti di più di quelli annunciati: da metà settembre a metà ottobre la compagnia low cost ha cancellato oltre 2.000 voli coinvolgendo 315.000 passeggeri. Tutto questo si è tradotto ovviamente in una perdita in denaro che ammonta a oltre 25 milioni di euro. Per qualche giorno – per non dire una settimana – è regnato il caos generato dalle notizie quasi nulle da parte di Ryanair.
Cosa è successo a Ryanair? E perché la decisione di cancellare i voli?
Sembra che la compagnia irlandese abbia gestito male il cambiamento dell’anno fiscale voluto dalla IAA (Irish Aviation Authority). Dal 2018 l’anno fiscale in Irlanda verrà calcolato come in Italia, dunque non più dal 1° aprile al 31 marzo. Questo ha influito, a quanto pare, sull’assegnazione delle ferie al personale, per le quali il tempo per smaltirle si è ridotto drasticamente. Eppure non ci si spiega come mai solo Ryanair abbia avuto questo problema, visto che non è l’unica compagnia area irlandese.
Sarà vero? Oppure il personale Ryanair ha deciso di licenziarsi perché costretto a lavorare in condizioni massacranti e con una paga poco remunerante?
Staremo a vedere.
Aggiornamento venerdì 6 ottobre
L’Enac ha annunciato che Ryanair verrà sanzionata per mancata informativa riguardo i diritti dei passeggeri. Tuttavia l’ente non ha ancora preso provvedimenti, poiché la compagnia aerea ha sempre risposto che avrebbe posto rimedio. La sanzione nasce dal fatto che sul sito non viene riportato che il tempo di accredito del rimborso è di 7 giorni effettivi come prevede il Regolamento europeo, bensì è stato scritto che il rimborso verrà effettuato entro 7 giorni lavorativi. Questo rende Ryanair passibile di sanzione dai 10.000 ai 50.000 euro.
Riguardo i casi di reclamo ricevuti dall’Enac in merito ai voli cancellati da Ryanair ammontano a 200, ovvero 1 su 1000.