Un nuovo Bulgari hotel a Pechino
Il Made in Italy arriva in Cina
“Un’ambasciata italiana in Cina del buon gusto e del design raffinato, inserendo anche elementi cinesi seguendo il concetto dell’arricchirsi un po’ come fecero Marco Polo e Matteo Ricci”. Questa la definizione che Christophe Babin, numero uno del gruppo Bulgari, dà del nuovo Bulgari Hotel a Pechino. La definisce un’oasi di tranquillità per ammirare lo skyline della città, non distante dal centro e dall’autostrada che conduce all’aeroporto.
Il nuovo Bulgari Hotel di Pechino, inaugurato il 27 settembre scorso, è il 4° albergo che compone il Bulgari Hotel & Resorts. Gli altri si trovano a Milano, Londra e Bali.
Il Bulgari Hotel di Pechino è situato nella parte alta dell’esclusivo quartiere delle ambasciate di Sanlitun, proprio accanto al nuovo complesso della Genesis Art Foundation, il quale ospiterà il futuro museo di arte moderna realizzato dall’architetto nipponica Tadao Ando.
L’hotel può essere definito come un “resort urbano”: i suoi vialetti giungono fino alle rive del fiume Langma. Uno spazio dove ritrovare sé stessi nella caotica capitale cinese. Il tutto unito a 119 camere e suite, tra cui la Bulgari Suite; una Bulgari Spa di 1500 mq; una piscina di 25 metri; un parco privato; il ristorante; il bar; la ballroom di 520 mq.
L’unione tra Made in Italy e tradizione cinese la si riconosce nella realizzazione degli interni. La struttura porta la firma dello studio di architetti Antonio Citterio Patricia Viel, che hanno scelto arredamenti di fattura italiana accanto a elementi locali, quali i marmi neri della Mongolia.
La qualità dei ristoranti dei Bulgari Hotel & Resorts è affidata alle sapienti mani dello chef italiano Niko Romito. Tre stelle Michelin entrate a far parte dei 50 World’s Best Restaurants con il ristorante Reale di Castel di Sangro partono alla volta di Pechino per fare il giro del mondo seguendo le prossime aperture Bulgari. Dopo 10 anni di corteggiamento, Bulgari è riuscita a conquistare lo chef abruzzese, che da mesi sta allenando una squadra di “alter ego” per riproporre le sue creazioni in maniera identica all’originale.
Pechino è solo il primo dei ristoranti che lo chef Niko Romito seguirà per Bulgari. La catena di lusso punta ad un totale di 15 alberghi per il 2022. L’obiettivo è di creare una rete globale esclusiva per accogliere gli amanti dello stile di vita italiano, sofisticato ma allo stesso tempo conviviale. A dicembre assisteremo all’apertura del 5° Bulgari Hotel a Dubai. A gennaio 2018 le strutture in Cina diventeranno due con il taglio del nastro a Shangai e nel 2019 il made in Italy approderà a Mosca.
Quanto costa dormire al Bulgari Hotel di Pechino? Si parte da più di 300,00 € a notte, ma una volta nella vita si può fare una pazzia.
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